Piace al pubblico la Bohème anni ’50

Sull’allestimento essenziale, ottima prova di interpreti e musicisti
Si è riempito velocemente il cortile di Palazzo Borzagni Cremonesi, splendida cornice dello spettacolo Scènes de la vie de Bohème, che Isabella Trovato e Paolo Borgognone hanno tratto dal capolavoro di Puccini.  Il tenore reggiano Roberto Costi ha conquistato l’affetto dei suoi conterranei disegnan­do uno smagliante Rodolfo, con frasi liriche di ampio respiro, buona varietà di colori e acuti squillanti. Il soprano Rossana Guareschi ha dato vita a una Mimì molto moderna: adorabile nell’aspetto e nella vocalità morbida e duttile, ma insolitamente maliziosa e determinata dal punto di vista scenico. Autorevole e brillante la prova del baritono Lee Min Ho (Marcello), che ha sempre trovato gli accenti giusti nel tratteggiare il suo personaggio. Ha colpito gli spettatori la personalità del soprano Natalizia Carone (Musetta): una voce di notevoli potenzialità espressive, affiancata da inesauribile vena interpretativa. Riccardo Boni Di Stefano ha dato un bel risalto alla celebre aria della zimarra e al ruolo di Colline. Sobri, misurati e sempre ap­propriati nel tono gli inter­venti del bravo attore Marco Sparano, che ha impersonato Schaunard, interagendo efficacemente con i cantanti e leggendo il poetico, bellissimo testo di Isabella Trovato. Straordinario il lavoro compiuto dai tre musicisti: il maestro concertatore Claudio Cirelli al pianoforte ha dato rigore e sicurezza al tappeto musicale, sul quale si sono innestate con effetto affascinante le note suadenti dell’arpa di Carla They e le percussioni di Roldano Innocente. La regia discreta di Paolo Borgognone, direttore artistico della rassegna, ha cercato di sfrondare il racconto dagli orpelli della tradizione, lasciando campo libero alle emozioni più autentiche. Applausi calorosi e prolungati da parte del folto pubblico.

L’INFORMAZIONE  domenica 6 luglio 2008 (m. c. )

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