Musica della terra emiliana

Il legame tra la musica e il nostro territorio non è mai stato approfondito in modo veramente esauriente. Prova a farlo, in queste settimane, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Poviglio, che ha patrocinato due appuntamenti organizzati dal Centro del Volontariato Kaleidos proprio al fine di risco­prire e valorizzare quel sottile, ma tenace filo, che unisce le rive del Po e le terre limitrofe alla musica classica ed operistica. Non a caso il titolo della rassegna è “Musica e territorio”. Per l’occasione sono stati organizzati due concerti: il primo si svolgerà domani alle 21 nella Sala Tagliavini del Kaleidos di via Bologna 1, e si esibirà il Quintetto d’Archi Gulli. I musicisti suoneranno strumenti realizzati dal celebre liutaio Raffaele Vaccari, ed eseguiranno, fra l’altro, brani di Giuseppe Verdi, Franz Schubert e Astor Piazzolla. Raffaele Vaccari nacque nel 1908 a Lentigione, dove si è spento nel 1994. Con la riservatezza e la dedizione del maestro d’altri tempi ha contribuito a mantenere in vita un’arte raffinata e difficile. Oggi gli strumenti di Vaccari sono rinomati in tutto il mondo ed esposti in alcune im­portanti collezioni quali il “Museo di Strumenti Musicali di Santa Cecilia” a Roma. Giovedì 26 febbraio, sempre alle 21 nella stessa sede, si svolgerà invece il Concerto per Soprano e Arpa Omaggio a Maria Luigia, Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla, con la partecipazione di Carla They all’arpa e del soprano Gabriella Corsaro. Al centro della serata le mu­siche risalenti all’epoca della regnante Maria Luigia: un repertorio quanto mai interessante, perché si tratta in gran parte di pezzi inediti, spartiti scritti per arpa e piano o arpa e fortepiano, esito di una ricerca che la stessa Carla They – ispirata dalla lettura di “Maria Luigia e la musica” di Paola Cirani – ha svolto nel Fondo Musicale Maria Luigia custodito nella Biblioteca Palatina di Parma. Ai tempi della sposa di Napoleone, l’arpa era uno strumento fortemente alla moda soprattutto in Francia, strumento di grande fascino, che non poteva mancare nei salotti delle famiglie in vista. «Ma l’interesse di Maria Luigia per l’arpa – spiega Carla They – non era solo l’espressione di una moda, ma una passione che la duchessa mostrò nel corso degli anni. Esiste una lettera, ad esempio, nella quale Maria Luigia chiede a Napoleone di avere un maestro d’arpa». Il programma sarà completato da alcune celebri romanze di Giacomo Puccini, che non rientrano nell’epoca storica contemplata, ma che le due artiste hanno voluto inserire in omaggio al sommo compositore lucchese, certe di fare cosa gradita al pubblico.
L’INFORMAZIONE martedì 17 febbraio 2009

Lascia un commento