I giovani cantori dell’Ars Canto fanno il tutto esaurito al Ridotto

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Ancora una volta la rassegna « I Cori al Festival Verdi» ha fatto il tutto esaurito. Il Ridotto non è bastato a contenere tutti gli spet­tatori venuti per il Coro Ars Can­to Giuseppe Verdi, diretto da Ga­briella Corsaro, e molti hanno dovuto assistere, in diretta vi­deo, dall’ex sala fumatori. L’incontro, presentato da Pao­lo Zoppi, ha dato la possibilità di ascoltare un programma piace­volmente variegato che spaziava dal barocco di Henry Purcell con «Sound the trumpet» ai giorni nostri con «The sound of silence» di Simon & Garfunkel. Dai quat­tro ai diciotto anni e divisi in tre compagini, i giovani cantori han­no interpretato anche «Le cantique de Jean Racine» di Gabriel Fauré, «In memoriam» (presen­te nel film «Les choristes») di Bruno Coulais, e «Amazing Grace» di John Newton. I più piccoli, da soli, si sono esibiti nella di­vertente «Filastrocca dell’altro ieri» di Tullio Visioli Natural­mente una grande parte del con­certo è stata dedicata a Verdi del quale il coro ha proposto «O Si­gnore, dal tetto natio, «Si ridesti il Leon di Castiglia» e «Va, pensie­ro», oltre a «T’offriamo il giglio» dell’Otello (unico brano scritto da Verdi per voci bianche) nel quale alcuni giovani cantanti hanno anche sostenuto la parte solistica dei protagonisti dell’opera. I gio­vani cantanti si sono esibiti con sicurezza, potendo contare, oltre che sulla direzione della Corsaro, anche sull’accompagnamento all’arpa di Carla They e al pia­noforte di Svetlana Kononenko nei brani più classici e di Leo­nardo Caligiuli in quelli più mo­derni. Il pubblico entusiasta ha ottenuto con gli applausi il bis di «Amazing Grace»
GAZZETTA DI PARMA  25 ottobre 2012 Giulio Alessandro Bocchi

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