![]() Sono nata a Parma in una famiglia di musicisti, la mia bisnonna, figlia di appassionati d’opera, studiò arpa al conservatorio Boito, mio nonno Mario si diplomò in trombone con il mitico M° Damato e fu caporchestra per oltre vent’anni dell’orchestra del teatro Regio, per la quale organizzava anche le trasferte estive a Verona e Cagliari nonché le tournèe all’estero. Mio padre è percussionista, dopo una parentesi come batterista di musica leggera, fu chiamato a suonare con le orchestre della Rai di Roma e Torino, con l’orchestra Toscanini, al San Carlo di Napoli, al Verdi di Trieste etc... Con questi precedenti non avrei potuto fare altro che la musicista! In realtà da bambina il mio sogno era diventare ballerina classica ma mi fu sconsigliato data la mia altezza non comune, altezza che però mi ha permesso di fare la modella per alcuni anni…comunque, già da piccola frequentavo i teatri e spesso mio nonno mi permetteva di assistere alle prove sia al Regio che in Arena; la prima opera completa che vidi fu Il Trovatore di Verdi al Ponchielli di Cremona, con mio padre che suonava in orchestra. Seguirono poi concerti, balletti e spettacoli teatrali ma la musica la ascoltavo anche in casa: Vivaldi, Bach, Tchaikowsij, Puccini, Wagner.. così, finite le elementari, mio nonno mi portò in conservatorio a conoscere gli insegnanti e provare i vari strumenti, scelsi l’arpa per una questione di estetica, mi affascinava quello strumento dalle forme così eleganti e femminili. L’inizio fu quasi un gioco poi purtroppo iniziarono i problemi con l’insegnante, una signora molto anziana e, anche se l’arpa mi piaceva, le lezioni diventarono un vero e proprio incubo. Dopo alcuni anni molto travagliati al conservatorio Boito decisi di iscrivermi al Nicolini di Piacenza, dove prima di me una cara amica era “fuggita” e così seguii le sue orme: scelta azzeccatissima, ottima insegnante e ottimi risultati. Ero finalmente rinata, mi diplomai senza problemi ma…il ma è d’obbligo a questo punto…ero altissima e magrissima, giovane ed elegante, che fare? Solo l’arpista? E questa è un’altra storia…
Oggi alle 17, nel salone San Paolo del Circolo di lettura di via Melloni, si svolge l'atteso defilèe autunno-inverno PINKO L'evento è organizzato dalla sezione di Parma del Club del Fornello e vedrà la partecipazione di undici modelle professioniste. Seguirà un concerto di musiche da film del trio arpa, flauto e pianoforte composto da Carla They (nella foto), che sarà anche modella d'eccezione, Rita Terenziani e Gianluca Faccini; presenta Francesca Strozzi. Verranno eseguiti brani di celebri compositori di colonne sonore: Nino Rota, Ennio Morricone ed Henry Mancini, oltre a musiche composte da Pietro Mascagni. E' previsto anche un buffet. Il ricavato della serata servirà a finanziare una borsa di studio per un ragazzo meritevole della scuola di alta cucina Alma di Colorno. I biglietti si possono acquistare alla libreria Feltrinelli di via Repubblica.
Stelle della moda e della musica Applausi doppi per Carla They, arpista e top model Ha ottenuto un vivo successo nel pomeriggio di giovedì scorso, la manifestazione che ha saputo abbinare moda, musica e solidarietà in un felice connubio.
L’appuntamento si è tenuto nel Salone delle Feste San Paolo della Società di letteratura e conversazione, dove si è svolta la sfilata di presentazione della collezione autunno inverno 2010-2011 di Pinko e dei gioielli di Mon- tres Et Bijoux, organizzata a fini benefici dal Club del Fornello Parma 1, con il coordinamento della presidente Maria Ludovica Pupa Luciani, presenti tutte le Fornelle, come vengono confidenzialmente chiamate le iscritte al club. La serata, presentata da Francesca Strozzi, è stata rallegrata da intermezzi musicali, con brani tratti da colonne sonore di film, con Carla They all’arpa, RitaTerenziani al flauto e Gian Luca Faccini al Pianoforte. Si è esibita anche la ballerina Nicoletta Ronda, allieva del maestro Nicola Gazaneo, un medico con la passione per il tango. Erano presenti alla manifestazione benefica il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e il delegato del sindaco per l’associazionismo e la cooperazione Ferdinando Sandroni: il ricavato della serata servirà a finanziare una borsa di studio per un allievo meritevole della Scuola alberghiera internazionale Alma di Colorno.
Ha destato interesse e ammirazione il fatto che la musicista Carla They, arpista parmigiana di prestigio internazionale, oltre a suonare splendidamente il suo strumento, abbia partecipato alla sfilata in veste di modella. Non tutti, infatti, sanno che la They, negli anni del Conservatorio, aveva svolto l’attività di modella professionista. Una volta conclusi gli studi, si è dedicata totalmente alla musica, con straordinari risultati, ma ha sempre continuato a frequentare le passerelle come hobby, chiamata dagli stilisti che non hanno mai voluto rinunciare al suo portamento e alla sua figura da top model per valorizzare al massimo le proprie creazioni.
SABATO 30 OTTOBRE 2010
ALTA MODA II successo della sfilata di Bulega In passerella abiti alla Toulouse Lautrec
dal puritano fine-secolo Ottocento, ai preludi libertini del primo Novecento. Vestiti simili a quadri usciti da cornici secolari, immagini diventate abiti proiettati negli umori del futuro, reinterpretate e filtrate dall’occhio attento, e a tratti ironico, di un giovane stilista del Duemila. L’anima di ieri e lo spirito di oggi: per ricreare quel sottile accordo che, nel famoso quadro di Toulouse Lautrec, è affidato alla lunga calza nera e al manico del contorto contrabbasso. Dissonanze ed accordi, nudità quasi sfacciate e puritane sontuosità quasi regali, si sono susseguite in passerella, catalizzando l’attenzione di un pubblico piacevolmente sorpreso da questa attesa «performance» parmigiana dell’alta moda. Pubblico da grande «prima», signore elegantissime e, tra i signori, il principe Diofebo di Soragna, i conti Zanardi-Landi, Federico Braghieri, lo stilista milanese Jacassi e il sarto parmigiano Artemio Cabassi. La serata è stata allietata dalle armonie dell’arpa di Carla They (una delle indossatrici più ammirate) e dal ricco rinfresco molto gradito dai quattrocento invitati. Gran finale con una raffinata cena, allestita da «Maxim»
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